martedì 12 aprile 2011

Inchino alla solennità

Quando si pensa a Klimt ci si immagina un sacco di oro e mosaici coloratissimi, il dipinto che adoro di più però è "l'amore".
Ha un'atmosfera completamente diversa dai suoi lavori tipici e un fascino bucolico che non mi fa staccare gli occhi dalla tela.

(Gustav Klimt, L'Amore 1895)

2 commenti:

  1. io amo alla follia Klimt.. ed era un genio. KISS

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  2. ciao, è anhce il mio quadro preferito! ciao

    ecco l'analisi Il soggetto allegorico dell’«amore» viene raffigurato ricorrendo al bacio intenso ed appassionato di due amanti, circondati da un buio che li estranea da qualsiasi contesto circostante, ma dal quale, quasi fatti di fumo, emergono spettrali figure a simboleggiare le età della vita, e quindi il trascorrere del tempo di contro alla sensazione di eternità che l’amore ispira, soprattutto al suo primo apparire. In questo quadro l’immagine tende ancora al tutto tondo, e si presenta con un’atmosfera vagamente tardo-romantica molto inusuale nella produzione klimtiana. Basta confrontare questo bacio con quello più famoso del 1907, per capire la profonda distanza che separa questa fase della sua pittura da quella che lo rese giustamente celebre. Ma il particolare della cornice dorata rende il quadro sicuramente esperimento, forse necessario, per quelle scelte stilistiche successive, così tipiche di Klimt, quali l’uso del formato quadrato, in cui per contrasto inserire composizioni verticali, e l’uso simbolico del colore oro.

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